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Nata a Napoli il 04/05/1989. Vive e lavora a Somma Vesuviana. Si laurea all’Accademia di Belle Arti di Napoli con l’indirizzo scenografia, ove scopre la passione per la fotografia. Successivamente alla laurea triennale, si sposta sulla grafica pubblicitaria praticando comunque la fotografia, anche nell’ambito teatrale e cinematografico, come fotografa di scena. Predilige il reportage e la sperimentazione dell’essere umano e di sé stessa, nelle sue fotografie troviamo diverse contaminazioni, come la passione per il cinema e la grafica. Nell’anno 2015 ha esposto per la collettiva organizzata dall’associazione “Cratere Creativo” in collaborazione con Galleria Monteoliveto per il tema “L’inquietudine”. A settembre 2017 ha esposto al Foyer del Pan con la bipersonale “In&Out” insieme all’artista Aldo Salatiello. Da febbraio a marzo 2018 per la collettiva “Crucem ad Lucem” tenutasi nella chiesa di San Severo al Pendino di via Duomo, Napoli e alla Feltrinelli Point di Pomigliano d’Arco (NA). Finalista del premio ''Artkeys Prize - International Art Exhibition''. E’ attiva attualmente sul territorio campano con il collettivo “cchiùArt”. 

L’immaginazione e il desiderio di sperimentare li dedico, questa volta e più di altre volte, al mio corpo e agli oggetti del quotidiano più prossimo: quelli che sono dentro le mura domestiche, valicate solo da presenze umane virtuali per questa recente esperienza claustrale imposta dalla pandemia, e con i quali interagisco come se andassi in scena. Per il forte ridimensionamento della socialità ora conosco la mia casa e il mio corpo centimetro per centimetro, grammo per grammo.
Il corpo si aggira nella solitudine, nell’intimità della casa come per una performance. Ne osserva e misura lentamente e attentamente gli spazi, sceglie i luoghi più suggestivi per sostare-ed-agire, cerca la giusta posizione o una geometria o il coronamento di un gioco o il perfetto coincidere con un particolare, tocca e si fa toccare da questo o quell’oggetto. Lì si ferma – o meglio continua a muoversi in più pose lì dove sosta – e si sottopone ai tempi possibili della reflex, che lo riprende da una o più angolazioni, e ai giochi di luce, inclusi quelli prodotti dallo smartphone con la tecnica del light painting.
Corpo e casa divengono un tutt’uno, facilitando un qualche ancoraggio in un momento della vita che fa inclinare allo smarrimento. Voglio che le fotografie rendano questa compenetrazione, completino questa intima relazione. Voglio che le due cose, corpo e casa, corpo e oggetti di questo quotidiano, nel loro divenire immagini riassumano la molteplicità e mobilità degli stati d’animo – che a volte mi viene di chiamare “personaggi”, perché con un solo corpo ne interpreto più d’uno – che mi hanno attraversato, e li raccontino agli altri. Le immagini si offrono all’osservazione. Il mio teatro, interpretato in solitudine, si consegna all’esterno, in cerca di spettatori.


Principali esperienze/mostre
2017 Mostra “In&Out” foyer del PAN - Palazzo delle Arti di Napoli
2021
 “cchiùArt PER LA PACE”, Maschio Angioino, Napoli
2022 “cchiùArt”, Palazzo Venezia, Napoli

Collettivo di arte contemporanea

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